Chi si prende cura degli amici a quattro zampe può inoltrare domanda di accesso al Bonus animali domestici. Quanti soldi si otterranno?
Prendersi cura di un animale domestico significa assumersi responsabilità di varia natura. Bisognerà dare affetto all’amico a quattro zampe, nutrirlo e curare eventuale malattie. La spesa da preventivare è alta ma arriva un aiuto dallo Stato.
Quando in famiglia arriva un cane o un gatto si accoglie un essere vivente con delle esigenze e dei bisogni specifici. Se non si è sicuri della scelta meglio evitare, l’assunzione di responsabilità deve essere seria e non si potrà pensare un giorno di ridare indietro un cucciolo o di abbandonarlo in un canile. Men che mai compiere l’atroce gesto di lasciarlo in strada, un atto disumano che traumatizzerà per sempre l’animale se riuscirà a sopravvivere. Prima dell’adozione, dunque, si deve prendere consapevolezza di cosa significa avere un amico a quattro zampe.
Non basta dargli da mangiare e da bere. Bisognerà donare amore, prestare attenzione al loro benessere, programmare visite veterinarie, comprare medicine se necessario, organizzare le vacanze tenendo conto della loro presenza e prendere informazioni sul regolamento condominiale e sulle eventuali limitazioni riguardanti l’avere animali in casa. Infine, si devono necessariamente calcolare le possibili spese che cani e gatti possono comportare. In media si stimano tra 300 e 400 euro all’anno per un cane di taglia media. La cifra sale se ha bisogno di cure.
Arriva l’aiuto economico per prendersi cura di cani e gatti
Cibo, cuccia, guinzaglio, ciotole, controlli dal veterinario sono le prime spese che si dovranno affrontare quando si accoglie un animale in casa. Aggiungiamo le vaccinazioni, il microchip obbligatorio per Legge, i trattamenti contro i parassiti ed eventuali cure mediche. Insomma, per l’amico a quattro zampe si devono spendere molti soldi. Un risparmio è possibile conservando tutte le ricevute di pagamento (non in contanti) sostenute per le cure veterinarie.
Presentando le fatture del veterinario o gli scontrini per l’acquisto del cibo si potrà avere accesso al Bonus animali domestici. Non si tratta di un vero e proprio Bonus ma di una detrazione che si otterrà inserendo le spese in dichiarazione dei redditi. Per il calcolo dell’importo di spesa che tornerà indietro bisogna considerare la franchigia di 129,11 euro (proprio come per le spese mediche del contribuente e dei familiari) e il tetto massimo di 550 euro.
La detrazione spettante è del 19%. Facciamo un esempio. Durante l’anno il proprietario ha speso 800 euro per la cura del cane. Si dovrà prendere in considerazione il limite massimo ossia 550 euro, sottrarre la franchigia e poi sul risultato (420,89 euro) applicare il 19%. La detrazione sarà di 79,97 euro. Con una spesa minore il Bonus sarà inferiore agli 80 euro e scendendo sotto i 129,11 euro di franchigia non si potrà accedere alla misura.