Se vendo su Vinted o eBay devo aprire la Partita Iva? Se sbagli arriva l’Agenzia delle Entrate

Vinted non è un gioco. La facilità di utilizzo della piattaforma non deve far ignorare le regole che disciplinano questo mondo.

Gli utenti che usano Vinted per vendere prodotti hanno uno scopo, guadagnare. E quando ci sono di mezzo i soldi spunta sempre fuori l’Agenzia delle Entrate a controllare la provenienza e il reddito dichiarato del cittadino.

Donna e soldi
Se vendo su Vinted o eBay devo aprire la Partita Iva? Se sbagli arriva l’Agenzia delle Entrate (Acremar.it)

Acquirenti e venditori amano la piattaforma Vinted che si caratterizza per una community, tantissimi brand e numerosi articoli da comprare o vendere a prezzi convenienti. I prodotti di seconda mano sono stati rivalutati negli ultimi anni soprattutto quando sembrano nuovi e sono stati usati pochissimo. Il facile e intuitivo funzionamento rende ancora più allettante l’uso della piattaforma da parte di chiunque, giovani, meno giovani, mamme, nonni e così via. Basterà creare un annuncio gratuitamente dopo aver scaricato l’app Vinted, fare una foto all’oggetto da vendere, descriverlo e fissare il prezzo.

Una volta cliccato su “Carica” l’articolo sarà online e gli altri utenti potranno valutarne l’acquisto. Dopo averlo venduto si dovrà impacchettare, stampare l’etichetta di spedizione prepagata e recarsi presso il punto di consegna entro 5 giorni. Nessuna commissione, tutto quello che si guadagna arriverà nelle proprie tasche. Questo un punto di forza dell’applicazione. Chi acquista, invece, ha il vantaggio di poter pagare in tutta sicurezza tramite carta, Apple Pay e Saldo Vinted. Un’idea geniale per sfruttare la seconda mano ma quando si rende necessario da venditore aprire la Partita IVA?

Quando l’attività su Vinted richiede l’apertura della Partita IVA

L’attività di vendita su Vinted può comportare l’apertura della Partita IVA ad alcune condizione. L’uso di per sé della piattaforma non implica automaticamente questo obbligo. Una serie di circostanze, invece, lo prevedono. Nello specifico si dovrà far riferimento a cosa si vende e qual è il fine dell’attività. Se il venditore vuole sfruttare Vinted come attività di business e comincia a comprare vestiti, accessori, scarpe da amici e parenti per poi rivenderli sulla piattaforma allora diventerà titolare di un’attività commerciale, imprenditoriale (comprare per poi rivendere).

Scattare foto ai vestiti
Quando l’attività su Vinted richiede l’apertura della Partita IVA

Di conseguenza servirà la Partita IVA. Se, invece, si vendono unicamente i propri vestiti e gli articoli personali presi dall’armadio e dalle cassettiere della propria camera da letto non c’è un fine di guadagno tra acquisto della merce e rivendita. Si dismettono le proprie cose e dunque l’attività su Vinted non può essere intesa come commerciale anche perché il prezzo sarà più basso rispetto a quello di acquisto del bene. In questo caso non servirà aprire la Partita IVA. Sono superando le 30 vendite oppure 2.000 euro di transizioni in un anno allora si dovrà obbligatoriamente compilare il modello DAC7 sulla piattaforma come da normativa europea per migliorare lo scambio di informazioni fiscali. Tramite questo modulo si comunica all’Agenzia delle Entrate l’incasso su Vinted.

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